Risk management e “sistema 231”
Cosa sapere per prevenire la responsabilità da reato ambientale con il sistema di gestione (qualità e ambiente)
COME FUNZIONA
Un vero e proprio percorso formativo, interattivo, online articolato in diretta e moduli di approfondimento registrati:
Diretta webinar martedì 6 luglio 2021 (dalle ore 10:00 alle ore 12:00): docente Andrea Sillani
Dal pomeriggio sono quindi resi accessibili gli approfondimenti registrati preparati dal Docente sulle singole tematiche che i partecipanti consulteranno nel tempo messo a loro disposizione, fino al 20 luglio.
INTRODUZIONE
Prevenire il reato ambientale è un imperativo categorico. Il sistema della responsabilità previsto dal Dlgs 231/2001 riguarda anche i reati ambientali. Il “Codice ambientale”, dal canto suo, prevede specifiche procedure estintive del reato mentre la responsabilità penale colpisce nuovi soggetti dell’organizzazione aziendale. Dalla riforma dei contratti al conferimento di deleghe e incarichi precisi, dalla redazione del MOG fino ala gestione del controllo subito. Tutto questo serve a gestire il rischio: elemento centrale e strategico nell’implementazione del Sistema di gestione (qualità e ambiente). Sono questi gli strumenti che prevengono la commissione dei reati presupposto ambientali
Il seminario è dedicato a capire come avvicinarsi alla certificazione accreditata per l’ambiente (ISO 14001:2015 e Regolamento EMAS) e/o per la qualità (ISO 9001:2015) ai fini esimenti dalla responsabilità amministrativa ex DLgs 231/2001 e penale. L’approccio deve produrre una vera capacità di adattamento organizzato ai cambiamenti (si pensi a questa epoca di COVID-19), che consente alle imprese di mantenere la realizzazione regolare dei processi operativi pur agendo in una condizione di crisi e di esposizione a una minaccia attiva. Una “tensione innovativa” per migliorare il presidio sugli adempimenti normativi e la capacità di conseguire obiettivi strategici e operativi per affrontare le sfide dell’economia circolare.
Nel corso del seminario, il Docente dedica la propria attenzione alla gestione del rischio perché è diventata un elemento centrale e strategico nell’implementazione del Sistema di gestione (qualità e ambiente) che, correttamente attuato e migliorato, può ormai rappresentare un valido strumento preventivo nei confronti dei reati presupposto ambientali previsti dal Dlgs 231/2001.
A COSA SERVE
A ottenere strumenti fondamentali per amministratori, dirigenti, HSE manager e consulenti per una corretta gestione delle problematiche connesse al diritto penale dell’economia, declinato sul versante ambientale.
PERCHÉ È IMPORTANTE
Perché il sistema di responsabilità creato dal Dlgs 231/2001 sempre più spesso porta all’adozione di misure cautelari anche nei confronti delle aziende. Quindi, occorre prevenire l’insorgere di conseguenze pesantissime
COSA SI APPROFONDISCE
La predisposizione di un organigramma dei soggetti responsabili, fino alla revisione dei contratti con fornitori (siti di destino, trasportatori, appaltatori, laboratori analisi ecc.), con adeguate clausole che definiscano gli ambiti di competenza e responsabilità. Come comportarsi con le autorità di controllo
Procedure da inserire nei modelli organizzativi ai fini esimenti della responsabilità penale e amministrativa
L’implementazione di un Sistema di gestione integrato per l’ambiente e la qualità, che consente all’impresa di intraprendere azioni e assumere decisioni in base alla valutazione delle possibili conseguenze positive e/o negative (rischi/opportunità) sempre al fine di prevenire il reato ambientale redigendo procedure chiare per sapere sempre chi fa cosa, come lo fa e quando lo fa.
A CHI È DESTINATO
HSE manager, amministratori, dirigenti e consulenti
MATERIALI DI SUPPORTO
Video di approfondimento registrati, slide dei Docenti, normativa e dottrina di riferimento
Programma- Sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001:2015) e l’ambiente (ISO 14001:2015)
- La norma OHSAS 18001:2007 e ISO 45001:2018 per la sicurezza sul lavoro
- Ulteriori contributi “esimenti” previsti dalla Registrazione EMAS
- Riduzione delle garanzie fideiussorie e semplificazioni procedurali
- Sostegni economici per la certificazione (qualità e ambiente)
- Gestione della “qualità” e cessazione della qualifica di rifiuto (EoW)
- L’approccio per processi e il risk based thinking (pensiero basato sul rischio)
- Analisi e comprensione del contesto dell’organizzazione
- Analisi ambientale nella prospettiva del ciclo di vita
- Struttura comune e determinazione degli “esiti attesi”
- Applicazione dei principi del Ciclo di Deming ai processi aziendali
- Ruoli e responsabilità del Sistema di gestione
- Informazioni documentate, comunicazione e formazione
- Gestione degli obblighi di conformità ambientali e dei rischi correlati
- Determinazione dei criteri per gli aspetti ambientali significativi
- Gli elementi aggiuntivi richiesti dal Regolamento EMAS
- Il valore aggiunto dell’accreditamento della certificazione ambientale
- Gestione del cambiamento
- La catena dei fornitori di prodotti e servizi
Relatori
(Valutatore ambientale certificato AICQ-SICEV)
Iscrizione
Quota di adesione
euro 240,00 + IVA euro 52,80
totale euro 292,80
Sconti
è previsto uno sconto per:- abbonati alla rivista “Rifiuti - Bollettino di informazione normativa”
- abbonati al servizio “Rifiuti on-line”
- abbonati al servizio “Osservatorio di normativa ambientale”
è previsto uno sconto per iscrizioni multiple
Iscrizioni multiple: € 216,00 + IVA (cad.)
Modulo iscrizione
Puoi iscriverti anche scaricando il Modulo di adesione da compilare e inviare via mail a segreteria@reteambienteformazione.it
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